06 ottobre 2006
Bloemfontein, oltre ad eclissi di sole parziali ma ugualmente pericolose per le nostre fragili rétine, primavere africane, gruppi enormi di runners senza fiato che zampettano per il campus in assembramenti di 15-20 persone, persone, dedizione totale alla causa-tesi, notti gelide che creano problemi, considerazioni sulla vita e sulla morte, progetti di spostamenti col Van che mi propone di andare a Johannesburg e Pretoria a visitare altri centri in novembre (ed io CI STO (cit.)), cieli spaventosamente belli e dipinti, solidarietà con l’ideale, succhi di guava che danno dipendenza e che non contengono "preservatives" (per fortuna), fiori che fanno un profumo irreale, ballerine 18enni con tanto di bastone che ballano new york new york in un parcheggio pieno di gente, flessioni, preparativi per un weekend intenso, signore che fanno allusioni, cibo consumato in piedi per strada, caffè rovesciati sulla moquette, cheetahs, bucati improbabili ed imprecisi, telefonate dallo Swaziland, discorsi surreali in italian-sotho con gli operai e fiction mal recitate in afrikaans alla tv... regala misteri.

Saranno state circa le 7.15 quando qualche mattina fa il campanello è trillato. Mi trovavo ancora steso sul letto, avevo premuto "snooze" solo una volta per ritardare il momento fatale del "metto i piedi per terra" ed ero rincoglionito. Drin dran, drin dran, drin dran. Che arroganza. Avendo compreso che la mia sorte era segnata barra sfigata, mi sono messo qualcosa addosso (non per essere carino ma perlomeno per non essere indecente) e sono andato verso l'ingresso. Te Jaak fatti n'altro sonno (cit.), mannaggia a te e a chi ti butta giù dal letto. Apro la porta e davanti a me c'è Brodwin, la ragazza che in teoria abita con me. L'avevo vista solo un'altra volta in camera sua con un bambino ed un ragazzo, e Jaak (che l'aveva vista precedentemente) aveva ipotizzato che il bambino fosse suo figlio. In ogni caso in casa nostra non aveva mai passato una notte, perlomeno in questo mese e mezzo di mia residenza bloemfonteiniana. "Hello Brodwin", le dico mentre mi gratto la testa e le apro la porta a sbarre. Lei mi guarda stranita poi mi fa "ma tu sei il tipo di obitowhereartthou?", così a bruciapelo. No scherzo, non me l'ha chiesto. Comunque ci presentiamo, le chiedo se abiterà con noi da adesso in poi e lei risponde si. Poi evito di fare altre domande e corro a vestirmi mentre lei incomincia a fare il letto in camera sua. "Buona giornata" le dico. Poi esco.
Ora, dopo 4 giorni, Brodwin è sparita di nuovo, lasciando in bagno dentifricio shampoo docciaschiuma ed un coso rosa che serve per fare profumo. Non l'ho più vista da quella mattina e non ha mai dormito in casa nostra, gettandomi nell'inquietanza. Ho formulato qualche teoria sulla vicenda-Brodwin. Le sottopongo al vostro giudizio:

a- Brodwin è una ragazza in cerca di se stessa, come molti giovani del resto. Non riesce a vivere da sola e preferisce stare dal suo ragazzo (si dà per scontato che il tipo con lei ed il bambino fosse il suo ragazzo).
b- Brodwin non esiste ed io sono schizofrenico.
c- Brodwin appartiene alla setta dei raeliani e sta seguendo un corso nella vicina chiesa di Raél per poter essere clonata e vivere in eterno. Ovviamente, non in questa casa.
d- Brodwin è l'impersonificazione impersonificata della mia parte femminile. Sto lottando perchè non prenda il sopravvento ma la vedo dura.
e- Brodwin è una barefoot e cammina a piedi nudi per i prati, libera e felice.
f- Brodwin è una spia del KGB e parla nel sonno, in Afrikaans. Convinta che io possa comprendere quello che dice, per proteggere gli intrighi segreti dell'Unione Sovietica dorme nascosta nella cuccia verde di Brando.
g- Brodwin, come tutti noi, è fatta per il 90% di acqua.
h- Brodwin è un essere impertrovabile (cit.)
i- Brodwin è Jaak travestito, con una parrucca e la barba color carne. In effetti, quando ho visto Brodwin, Jaak era a casa nel northern cape o in camera sua a dormire... FORSE.
l- Brodwin aveva visto troppo.
m- Brodwin è vegetariana ed è scappata con Massi alla ricerca di verdi verdure.
n- Brodwin è un'entità aliena proveniente da Venere, ed il freddo parossistico che c'è in casa nostra la notte non le permette di deporre le uova.
o- Brodwin non è altro che un'allegoria dell'acerba società americana di inizio 800: puritana, laboriosa, ingenua, in continuo movimento e sfuggente. Infatti, dopo aver lavato i piatti che giacevano sul lavello da 3 giorni ed aver sistemato la cucina, ha dimenticato le sue cose in bagno ed è andata da qualche altra parte, scomparendo.

Queste sono solo le ipotesi SERIE che mi sono venute in mente e secondo me sono tutte egualmente probabili. Se la vostra testona partorisce un'idea geniale per piacere segnalatemela. Il più originale riceverà in premio un "càffi masciato" (pronuncia sudafricana di "caffè macchiato") al bar pseudoitaliano del Waterfront di Bloem, offerto da Brodwin. In alternativa avrà il privilegio di possedere il coso rosa che serve per fare profumo in bagno. Astenersi perditempo.
A presto, presto.


 
posted by bito at 08:46 |


5 Comments:


At 11:25, Anonymous Anonimo

oh no bito you're not schizophrenic, I'm just kinda weird!
Brodwin

 

At 18:40, Anonymous Anonimo

Teo spera che non sia lei che ti ha scritto, altrimenti non so con che faccia da culo potrai sorridergli una prossima volta!
magari cmq è di origini francese e mulatta... e allora sono io "kinda weird" con le mie previsioni!

 

At 16:05, Anonymous Anonimo

Io abbraccio l'ipotesi "i" come farebbe un qualsiasi maggiordomo che ha lavorato per qualche anno in un residenza di Agatha Cristine.
Altrimenti suggerisco:
-Brodwin è disposta a vivere con chiunque ma gli italiani proprio gli stanno sul cazzo!
-Brodwin sta, come diceva mia nonna riferendosi ai miei molteplici impegni, con il culo in due posti diversi allo stesso tempo
adesso voglio il caffè, mandamelo per posta.
Sandrocchia