08 settembre 2006
Un mio amico lontano mi ha scritto un e-mail dicendomi: non riesco a leggere il tuo blog sul cesso perchè il cavo in cesso non ci arriva. Caro amico, non rinunciare ad una vera esperienza multimediale piegandoti alle prime difficoltà. Munisciti di connessione wireless e surfa sul water.

Sarà la stagione che cambia, o il mio aspetto trasandato da persona che non si rade da 10 giorni, o i miei capelli che talvolta subiscono il trattamento "gel Alberto" (ho la foto che prova l'esistenza di questo straordinario unguento) ma tutti hanno capito che sono europeo. Purtroppo pensano che sia francese. Mercoledì sera sfidando il buio e la bora sono uscito per andare in un pub del campus a vedere la partita contro la francia... tralasciamo. Il cameriere ha capito la mia esatta provenienza dopo il secondo gol francese. Ma la birra media costava 10 rand, poco più di un euro, e l'ho perdonato. Altro che Praghi. La mattina dopo, ore 8.05, gli schermi della galleria dei fastfood del campus trasmettevano inter roma, finale di supercoppa italiana, non esattamente in diretta, ma tant'è. Ero lì con lo sguardo fisso da triglia, il mio panozzo con sausage (sarà finità le segregazione razziale ma la segregazione dei vegetariani continua come niente fosse quaggiù) e la lingua già ustionata dal caffè di Deli in ciò che sarebbe stata solo la prima ustione della giornata quando ho incrociato Zack (nome fittizio, ma è assonante col vero, per me immemorizzabile) che avevo conosciuto nel computer lab. Mi fa come va e gli rispondo insomma, brutta partita ieri. Incomincia a chiedermi: ma giocava vieira? e makelele? e thuram? Si si si. Abbiamo perso, gli dico, oh non è possibile, mi dice. Siete molto più forti voi, non so gli rispondo. Insomma andiamo avanti così per un po', quando gli dico comunque la coppa ce la teniamo noi e lui mi fa what? Io gli dico "what che?" (autocit., ogni tanto mi scappano parole italiane vicino a quelle inglesi). Ma ha vinto l'italia mi fa. Allora ho capito l'inghippo, le domande su chi giocava della francia, ma zidane è un grande, etc. Mi spiace Zack di averti deluso. Comunque spero di passarci da Durban, come da te suggerito.

I momenti migliori della giornata, come avrete capito, sono la mattina presto e la sera (dopo le 17.30), cioè quando non lavoro. Il campus è mezzo vuoto e anche le strade, e tu cammini senza fretta attraverso alberi, campi da rugby vuoti, stradine, gente che gioca in cerchio a calcio, rivoli d'acqua che qua non drena, maggiolini che rischiano di investirti perchè sono italiano e a volte dimentico che la percorrenza qui è invertita, animali che gracchiano e si rispondono, gente che seduta per terra prova a memorizzare due tre cose prima dell'esame, vetri di bottiglie stile piazza verdi a bologna, vetri di finestrini spaccati per rubare il contenuto del veicolo, e soprattutto... gente scalza. Quella c'è anche nel resto della giornata, ma vorrei soffermarmi un attimo su questo particolare. L'altro giorno ero nel supermarket per comprare uno snack al cocco, tipo bounty ma più proletario. Vicino a me passa una ragazza afrikaaner (=bianca) e tipo il tempo si ferma. Come tutti i ragazzi, in una ragazza come prima cosa guardo la voce, e poi i polsi. Sono le cose che tutti gli uomini guardano, se dicono tette e culo lo fanno per depistare. Insomma, aveva una voce e dei polsi perfetti, e io già immaginavo la casa con un solo piano, il kettle che fa bollire l'acqua, i bambini che giocano tra gli springbok in giardino e lei che con la sua voce soave mi fa "màààààttio, it's tea time!" e io che mi chiudo la camicia taglia xxxxxl da toro, mangio l'ultimo romany cream finendo la quarta scatola della giornata e sbriciolandomi sulla mia lunga barba brizzolata dico arrivo katie, poi rotolo fino alla cucina. Un attimo dopo, mentre ero lì che fantasticavo sulla mia grassa e serena vita coniugale, i miei occhi sono caduti sui suoi piedi. Che erano nudi. E allora ho realizzato, questa ragazza è una BAREFOOT!!! Il mio scenario di vita familiare felice si è sciolto, insieme ai romany creams. Non mi sono trattenuto: "EH NO! EH NO! EH NO! EH NO! NON SI PUO'! RISCHIA DI ROVINARE UNA CARRIERA!" (cit. caressa dopo la testata di zidane). Qua usa andare in giro completamente scalzi, normalmente vestiti ma scalzi. Uomini, donne, giovani, vecchi. Oggi ho visto addirittura una coppia di morosini a piedi scalzi, che teneri. Jaak mi ha detto che è usanza, e che è normale, che con il caldo che arriva ne vedrò di più. Non aspetto altro.

Mercoledì era anche la Giornata della Segretaria. Qua festeggiano le segretarie come noi festeggiamo la donna l'8 marzo. Non so se festeggino anche altre professioni, sta di fatto che in ufficio c'è stato l'ormai consueto abbuffè con discorso di ringraziamento della segretaria. Il Van ha baciato la segretaria sulle labbra e ho capito che qua è usanza tipo Russia. Nel mentre che mi abbuffavo e si parlava divertiti dei jeans lavati con le mie piccole mani, mi sono sentito chiedere da Francois, un ricercatore, "are you married"? Joy, una ricercatrice, mi aveva fatto la stessa domanda pochi giorni prima. Ma che è? Ma che siamo, impazziti? (cit.) Il lavoro mi uccide ma filo veloce, sarà che vedo sempre il Van che legge e studia, e allora non è che posso dedicarmi ad attività ludiche quali Spider o Freecell, devo sgobbare. In realtà fino a mercoledì pomeriggio, quando il Van usciva, mi guardavo rapido il gol di grosso e di del piero e mi scappava uno strozzatissimo DAJEEEEEEEEEE. Per il resto questa settimana ci sono state un sacco di manifestazioni, una in particolare dell'associazione studentesca nera con cartelli "welcome to the university of racism" e "stop the afrikaans power" canti fotonici e un nutrito gruppo di persone a guardare, tra cui me. Niente violenze o cose del genere.

Tutto scorre tranquillo qua a Bloem. Quando torno a casa, purtroppo, vengo regolarmente assalito da Brando, cane nefasto. Il povero, ignorando Brenda che invece è carina ed a modo, ha provato qualche giorno fa a relazionarsi sessualmente con un secchio. Non ti farai voler bene così, Brando, e non diventerai mai obeso (che è un po' il fine ultimo, il nirvana di tutti i cani).
A presto, presto.

 
posted by bito at 08:24 |


7 Comments:


At 09:34, Anonymous Anonimo

viva la segregazione, viva i vegetariani, viva babe il maialino coraggioso!!

kiss

 

At 11:49, Anonymous Anonimo

Ciao Teo.. sono Stefano.
TI lascio due righe veloci sul tuo ultimo aggiornamento x segnalarti che ho lasciato un commento (non aspettarti nulla di che...) su "la prima".
Un altro abbraccio "trentino".. anzi 26 abbracci "trentini" che per me sono 30 mona!!!
A breve leggerò tutto ciò che hai scritto...
... intanto ti mando tanti bacini!
Ciao toro.. e "non mollare, non mollare mai"!!!

 

At 13:53, Blogger Andrej

DAJEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

Bito ti sei perso la megafesta totale: il compleanno di Gigi, Lelacchio, Renato, Bori, Gegio e una tipa... che carica!

Ah, per la serie B... Rimini-Juventus 1-1, daje!!!

 

At 23:30, Anonymous Anonimo

Già, una Juve che deve ancora adattarsi alla categoria... Ma non ti preoccupare Bito, presto i giocatori tireranno fuori gli attributi. Parola di Lapo!