
Giovedì Joris mi ha fatto visita in ufficio. "Un po' mi dispiace per i ladri" mi fa. Ma adesso non esagerare, gli ho detto. Ne avevano presi diversi, aveva detto un pulotto: la macchina di Joris era stata rubata da un gruppo di ladri organizzati che mandava macchine in Lesotho per smontarle a pezzi. "Sti qua rubano perchè sono poveri" ha aggiunto Joris, "non ci sono opportunità", ed abbiamo incominciato come al solito a parlare di Sud Africa, che poi vuol dire parlare anche di grandi e significative differenze. Per farla breve, eravamo arrivati alla filosofia di Robin Hood. Se sei povero, senza lavoro ed hai qualcuno di cui occuparti, rubare non è infamante come quando sei ricco; a volte non è infamante proprio per niente. Ero sinceramente stupito che Joris, coinvolto direttamente in sta faccenda, mi parlasse di comprensione e compassione. Di solito uno è bravo a parole ma quando la sfiga capita a lui cerca solo "vendetta". Pollice alto per il ragazzo, quindi. Pure gli operai che lavorano dietro casa mia per finire i pavimenti e le finestre non se la passano bene. Vivono in una piccola casetta di 30 metri quadrati in 6, forse 7. Non hanno i letti e dormono per terra. Quel coglione del padrone della casa è due settimane che non li paga, e due di loro ci hanno chiesto qualche euro in prestito per comprare roba da mangiare. Non ce li hanno potuti restituire e se ho capito qualcosa di loro sono mortificati per questo. A volte uno entra in casa dalla porta sul retro e ci chiede a voce bassa: "possiamo guardare un po' la tv"? Ovviamente nessuno ha neanche lontanamente l'idea di obiettare. Si siedono e guardano un po' di calcio, se c'è. Come aiuti sta gente? La faccenda è delicata. Ne parlavo l'altra sera con alcuni amici venuti nel nostro giardino per cucinare un po' di carne. Hanno bisogno, ma non chiedono elemosina. E' gente che lavora, orgogliosa. Bisognerebbe, innanzitutto, pagarli per il loro lavoro. Mi vergogno perchè qualche tempo fa vedevo sempre i cani affamati e mi incazzavo (solo tra me e me, per fortuna) perchè gli operai, che in teoria dovrebbero occuparsi di loro, non gli davano niente da mangiare. Poi ho capito come girano le cose (della serie: se non abbiamo cibo per noi lo diamo ai cani?) ed ho incominciato a dargli un po' di roba io a Brando e Brenda. Notavo di più i cani affamati che gli operai in difficoltà. Mi sono sentito abbastanza una merda. Una cosa che posso fare è questa: andare nell'agenzia di affitta case a dire che il signor padrone è uno stronzo. Speriamo che possa servire a qualcosa.
Per il resto, cari signori, tra una settimana andrò a Johannesburg e Pretoria per qualche giorno. Ho alcuni appuntamenti con alcune figure gloriose del panorama accademico sudafricano, le intervisterò e succhierò avidamente un po' delle loro conoscenze. Raccoglierò materiale. Dovrebbe essere tutto molto proficuo. Anzi di più: "LEGENDARY" (cit.). Vi racconterò i dettagli nella prossima puntata, o in quella dopo. In questi due mesi ho visto solo i dintorni di Bloem, e sono estremamente contento di muovermi un po'. Il mezzo è il bus, mi aspettano diverse ore di viaggio ma per la prima volta sono davvero curioso di vedere cosa ci sarà fuori dal finestrino.
Sono passati due mesi e sono in piena accelerazione temporale.
In questi giorni, a parte tempeste di sabbia ed acquazzoni clamorosi (ma è la stagione), brutte esperienze e tutto il resto mi sono anche divertito parecchio. Ho conosciuto tanta nuova gente, niente club ma case e piccole feste. Uno mi ha portato a fare un giro con un maggiolino azzurro vecchio di quarant'anni, ed ho avuto paura. Guidano peggio di noi, quaggiù. Ogni tanto qualcuno mi chiede della mia famiglia, dei miei amici, e allora io sono contento e provo a descrivervi meglio che posso, con parole "non-troppo-complesse", andando dritto alla sostanza. Mò dormo.
A presto, presto.