23 ottobre 2006
Martedì è successo un fattaccio brutto brutto. Protagonista: Joris. Si era presentato a casa mia, a metà serata, dicendo "vado a prendere delle birre e torno qui che ci guardiamo un po' di partita in tv". Per la cronaca trattavasi di Manchester United - Copenaghen. Parentesi: in Sud Africa hanno una venerazione non esclusivamente calcistica per l'Inghilterra ed il life-style inglese. Ciò può essere considerato strano, se si pensa alla rivalità ed ai conflitti anglo-boeri del passato, ma così è: per i giovani sudafricani andare all'estero significa andare "overseas" (namibia, zimbabwe e altri paesi africani non li considera nessuno) ed andare overseas significa andare in Inghilterra. Ovviamente per Inghilterra intendo Londra. Tema dibattuto con diversi soggetti, i giovani da me interrogati mi hanno spiegato che ad influire in questo strana idolatria sono principalmente i fattori linguistici e "burocratici" (lavorare e vivere in UK è molto facile per i sudafricani, per via dello status di ex-colonia e bla bla bla). Va bè ma mica esiste solo l'Inghilterra, dico io con tono piccato. Ed incomincio a rovesciare sul tavolo una serie di robe tipo "fa freddo, piove sempre, paglie e birre costano un'indecenza, c'è casino, la vita notturna poi non è speciale, la regina è antipatica ed il principe carlo è ricchione". Tutte cose che so per sentito dire e che sfiorano il luogo comune a più riprese. Come siamo arrivati qui? Ah si il calcio. Il calcio inglese mi infastidisce. Ma dicevamo del fattaccio brutto brutto. Joris è tornato dal negozio delle birre ed ha suonato il campanello. Lascio la MACCHINA qua fuori, mi fa, tanto sto solo un'ora. Avete già capito cosa sarebbe successo subito dopo, perchè una parola nella frase precedente era scritta in maiuscolo. MACCHINA, ho scritto macchina in maiuscolo. Ora che anche i più storditi di voi hanno compreso, lo urlo: GLI HANNO FOTTUTO LA MACCHINA! Dopo un secondo tempo inutile e tedioso (il calcio inglese mi infastidisce), con un occhio aperto e l'altro già dormiente ho accompagnato Joris al cancello. "Avevo parcheggiato qui?" mi fa. "Ma questa è una (cit.)!" rispondo io, pensando ad una colta citazione di quel colto film che è Eurotrip. Poi ho colto che non era una colta citazione. Mi guardo intorno. Strada deserta. "Si" gli faccio. Ed incominciano le imprecazioni che non riporto, così ognuno le può immaginare come più gli garbano. Casa mia è nell'angolo di un isolato, toccata da una strada di scorrimento illuminata a giorno da una parte e e da una via abbastanza chiara e tranquilla dall'altra. La macchina era chiusa, con un lucchetto che bloccava il cambio e l'immobilizer. Erano le 10.30. I ladri ci avevano messo pochi minuti. Niente vetri per terra. "Questi ladri hanno talento" ho pensato io, ma solo pensato perchè se lo dicevo Joris invece dei biscotti di Jaak avrebbe mangiato un mio braccio per la rabbia. Denuncia subito fatta alla polizia, "le caricano su un CAMION, le portano in Lesotho e le smontano" dice il poliziotto, "nessuna speranza di trovarla" aggiunge. Il giorno dopo è stato uno schifo, mi dispiaceva troppo e l'argomento "il furto perfetto della macchina di Joris" ha occupato le menti ed i cuori di tutto l'ufficio durante ogni pausa caffè. Ma prima che vi intristiate pure voi, sappiate che questa storia ha un lieto fine. Forse. Intendo dire: la sera dopo la polizia ha chiamato Joris, "l'abbiamo trovata". Miracolo totale e salti di gioia. In questo momento, stanca e caldissima serata di una domenica pigra, la macchina si trova ancora a Ladybrandt, vicino al confine col Lesotho, imprigionata dalla burocrazia. Ma la temibile Mazdamobile ritornerà. Forse.
Giovedì Joris mi ha fatto visita in ufficio. "Un po' mi dispiace per i ladri" mi fa. Ma adesso non esagerare, gli ho detto. Ne avevano presi diversi, aveva detto un pulotto: la macchina di Joris era stata rubata da un gruppo di ladri organizzati che mandava macchine in Lesotho per smontarle a pezzi. "Sti qua rubano perchè sono poveri" ha aggiunto Joris, "non ci sono opportunità", ed abbiamo incominciato come al solito a parlare di Sud Africa, che poi vuol dire parlare anche di grandi e significative differenze. Per farla breve, eravamo arrivati alla filosofia di Robin Hood. Se sei povero, senza lavoro ed hai qualcuno di cui occuparti, rubare non è infamante come quando sei ricco; a volte non è infamante proprio per niente. Ero sinceramente stupito che Joris, coinvolto direttamente in sta faccenda, mi parlasse di comprensione e compassione. Di solito uno è bravo a parole ma quando la sfiga capita a lui cerca solo "vendetta". Pollice alto per il ragazzo, quindi. Pure gli operai che lavorano dietro casa mia per finire i pavimenti e le finestre non se la passano bene. Vivono in una piccola casetta di 30 metri quadrati in 6, forse 7. Non hanno i letti e dormono per terra. Quel coglione del padrone della casa è due settimane che non li paga, e due di loro ci hanno chiesto qualche euro in prestito per comprare roba da mangiare. Non ce li hanno potuti restituire e se ho capito qualcosa di loro sono mortificati per questo. A volte uno entra in casa dalla porta sul retro e ci chiede a voce bassa: "possiamo guardare un po' la tv"? Ovviamente nessuno ha neanche lontanamente l'idea di obiettare. Si siedono e guardano un po' di calcio, se c'è. Come aiuti sta gente? La faccenda è delicata. Ne parlavo l'altra sera con alcuni amici venuti nel nostro giardino per cucinare un po' di carne. Hanno bisogno, ma non chiedono elemosina. E' gente che lavora, orgogliosa. Bisognerebbe, innanzitutto, pagarli per il loro lavoro. Mi vergogno perchè qualche tempo fa vedevo sempre i cani affamati e mi incazzavo (solo tra me e me, per fortuna) perchè gli operai, che in teoria dovrebbero occuparsi di loro, non gli davano niente da mangiare. Poi ho capito come girano le cose (della serie: se non abbiamo cibo per noi lo diamo ai cani?) ed ho incominciato a dargli un po' di roba io a Brando e Brenda. Notavo di più i cani affamati che gli operai in difficoltà. Mi sono sentito abbastanza una merda. Una cosa che posso fare è questa: andare nell'agenzia di affitta case a dire che il signor padrone è uno stronzo. Speriamo che possa servire a qualcosa.
Per il resto, cari signori, tra una settimana andrò a Johannesburg e Pretoria per qualche giorno. Ho alcuni appuntamenti con alcune figure gloriose del panorama accademico sudafricano, le intervisterò e succhierò avidamente un po' delle loro conoscenze. Raccoglierò materiale. Dovrebbe essere tutto molto proficuo. Anzi di più: "LEGENDARY" (cit.). Vi racconterò i dettagli nella prossima puntata, o in quella dopo. In questi due mesi ho visto solo i dintorni di Bloem, e sono estremamente contento di muovermi un po'. Il mezzo è il bus, mi aspettano diverse ore di viaggio ma per la prima volta sono davvero curioso di vedere cosa ci sarà fuori dal finestrino.
Sono passati due mesi e sono in piena accelerazione temporale.
In questi giorni, a parte tempeste di sabbia ed acquazzoni clamorosi (ma è la stagione), brutte esperienze e tutto il resto mi sono anche divertito parecchio. Ho conosciuto tanta nuova gente, niente club ma case e piccole feste. Uno mi ha portato a fare un giro con un maggiolino azzurro vecchio di quarant'anni, ed ho avuto paura. Guidano peggio di noi, quaggiù. Ogni tanto qualcuno mi chiede della mia famiglia, dei miei amici, e allora io sono contento e provo a descrivervi meglio che posso, con parole "non-troppo-complesse", andando dritto alla sostanza. Mò dormo.
A presto, presto.
 
posted by bito at 11:51 |


4 Comments:


At 17:26, Anonymous Anonimo

Ciao Bitaccio!
leggevo adesso i tuoi ultimi post, grazie per avermi inserito nelle tue raffinate metafore raccontando del mio acquisto in montagnola (stronzo!).Poi,la citazione "ho parcheggiato qui la mia macchina?" HAIHAIHAI STECCAAA!!!!La citazione esiste sì! ma si trattava di "FATTI STRAFATTI E STRAFIGHE"..vabèh nessuno è perfetto.Su questo ultimo post invece ti volevo far sentire ancora di più una merda facendoti notare che: tu hai dato da mangiare ai cani? ti è passato per la testa che forse gli operai aspettavano che i cani tirassero le quoia per mangiare un vero hot dog?...ok lo ammetto, brutta e triste..in realtà volevo consigliarti,alla prossima carne che cucinate in giardino, magari fategli un fischio a quei poveracci,se ho capito bene questo non dovrebbe dargli fastidio, cioè non dovrebbe colpirli nell'orgoglio
Cos'altro? Ah!sono venuto a fare un giro a Bloomfontein (ho scoperto google earth) ma non ti ho visto...peccato!Fa comunque piacere poter leggere sempre qualcosa di te.
In bocca al lupo per le tue interviste "fuoriporta".
tre abbracci due bacioni e una palpatina al culo...
Il tuo Sandrocchia!

 

At 07:43, Blogger bito

polpets sono sempre qui, e dove se no? pochi giorni e arriva una mail.